Il Fingerlime (Citrus Australasica) ormai presidio slow food, è un frutto originario dell’Australia, identificato e catalogato nel corso della prima colonizzazione del continente come potenziale prodotto commerciale.
Il fingerlime fa parte della famiglia di agrumi che crescono nelle foreste umide confinanti con le foreste pluviali subtropicali del nord del Nuovo Galles del Sud e del sud-est del Queensland.
Cresce in natura come un piccolo albero del sottobosco, fino a un’altezza tra i tre e i cinque metri. Ha un fogliame rado e cresce molto lentamente. Produce i suoi frutti dopo molti anni o quando è in condizioni di stress. Tuttavia, quando innestata su un adeguato portainnesto, la pianta si trasforma in un agrume commercialmente redditizio (ogni anno vi è un aumento esponenziale della domanda).
Il frutto, che è stato descritto come il caviale del mondo agrumi è raccolto da gennaio a fino a maggio, però, insolitamente per gli agrumi, può essere congelato pertanto è disponibile tutto l’anno.
James Boyd della Finger Limeing Good, Australia, si è imbattuto 15 anni fa in questo frutto che cresce spontaneo e, da allora, sono state scoperte circa 85 varietà. Boyd si rese conto che un agrume con una simile carica di freschezza mancava nelle selezioni correnti.
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Masticandole, le piccole celle si aprono e regalano al palato un gusto selvatico e penetrante di lime. Il fingerlime è semplicemente eccellente se consumato fresco. Tuttavia, potendo essere perfettamente surgelato e successivamente scongelato senza alcuna alterazione della polpa o del gusto, si presta alla commercializzazione anche in periodi diversi dalla sua specifica stagionalità.
La polpa del frutto ha una miriade di colori, variabili dal verde, al giallo, al rosa, al rosso chiaro fino al magenta intenso. La polpa è composta da singole celle sferiche, tutte compresse insieme dentro la buccia.
Se il frutto viene spezzato in due parti, le sferette sgorgano all’esterno, come tante piccole caramelline. Una delle strane peculiarità dei “finger lime” è che sembrano essere specifici per genere, con le signore che preferiscono una varietà, mentre gli uomini ne trovano più gustosa un’altra.
Dopo svariati test sul gusto, 4 o 5 varietà si sono dimostrate superiori in termini di sapore, colore e consistenza.
Questo agrume ha proprietà rinfrescanti, diuretiche, antisettiche e favorisce la digestione.
Ogni chicco è un prezioso scrigno pieno di sostanze benefiche per il nostro organismo!
Mangiando questi gustosi chicchi che scoppiando in bocca rilasciando il loro succo delizioso ci appropriamo delle loro benefiche proprietà. Il nostro fisico trae giovamento dalle tante sostanze utili che contengono:
Il fingerlime presenta un’ampia diversità genetica. Non solo i suoi frutti variano notevolmente in termini di dimensioni, colore, sapore e forma, ma anche i periodi di fruttificazione sono molto vari. Le varietà innestate nei frutteti tendono a produrre frutti molto prima rispetto a quelle cresciute nel loro ambiente naturale.
Coltivare il finger lime potrebbe essere redditizio anche in Italia perché questo agrume cresce nello stesso clima e con lo stesso terreno di un altro agrume coltivato largamente qui da noi ovvero il limone.
Le richieste di mercato di questo raro agrume sono in costante crescita, pensate al settore ristorazione, dove cuochi raffinati creano abbinamenti particolari e scenografici.
FONTI:
http://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/finger-lime/
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Ciao, mi chiamo Isaia.
Sarei interessato a produrre finger lime qui in provincia di Salerno.
Essendo giovane, perito agrario e possedendo dei terreni potrei addirittura accedere a dei finanziamenti.
Fatemi sapere se cercate produttori.
Grazie
Ho potuto assaggiare il Finger Lime Italia e ora vi illustro la mia opinione personale.
Ho cercato qualche ricetta online che poi ho modificato leggermente.
Il primo esperimento riguarda un’insalata fresca di arance, carote, sedano condite con un’emulsione di succo di lime e olio extravergine.
Risultato? Sapore molto gradevole e insolito rispetto al limone tradizionale…piacevole abbinato alle verdure dando una delicatezza all’insieme molto equilibrata…
Inoltre ho fatto degli involtini di Bresaola con ripieno di tonno e formaggio spalmabile. Ho precedentemente spennellato la bresaola con un condimento di olio extravergine e succo di lime. Dopo aver confezionato gli involtini ho completato con semi di sesamo e erba cipollina.
Il sapore della bresaola si adatta alla perfezione alla leggera asprezza del lime e il piatto risulta molto saporito e invitante.